Sono rimasta senza parole quando ho visto la locandina che annuncia che, per il 2014, i cittadini di Mottola non pagheranno la TASI.

La motivazione? Mottola, insieme ad altri rarissimi casi, è riuscita, grazie ad un – e cito -“veritiero bilancio in equilibrio, in perfetta coerenza con il patto di stabilità, con conti virtuosi, figli di una gestione corretta e severa della spesa pubblica”, a non gravare di altre tasse le già vuote tasche dei cittadini.

Provo a fare un ragionamento: se si gestisce correttamente e severamente la cassa (si sopprimono spese inutili, si compra il necessario con parsimonia, si evitano gli sprechi), si riesce a non far pagare le tasse.

Mutatis mutandis, le tasse si pagano perché c’è una gestione non corretta e non severa della spesa pubblica (quindi che non sopprime le spese inutili, che non compra correttamente, che non evita sprechi).

Molti staranno sorridendo, pensando che ho scoperto l’acqua calda. Il punto è un altro. Sarà banale, ma a Mottola sono riusciti a fare quello che per la maggior parte dell’Italia sembra difficile quanto andare sulla Luna a piedi. Eppure si può.